La crescita di Twitch, la web tv di Amazon, è sotto gli occhi di tutti: è talmente evidente da non aver bisogno di citare i numeri per sottolineare le potenzialità della piattaforma. La costante nascita di nuovi canali Twitch sta portando ad un netta evoluzione: non è più necessario garantire standard tecnici elevati per raggiungere numeri importanti. Serve la qualità, ora più che mai. L’appiattimento, il freebooting (furto di contenuti) e l’emulazione regnano sovrane in un far west di contenuti mediocri. I profili più grossi si aggrappano ai loro format più forti, rischiando poco, del resto “strategia che vince non si cambia“. Nonostante ciò, nel mezzogiorno di fuoco dei canali Twitch, risaltano tre personaggi che non hanno paura di osare, facendo all-in con format e trattando topic destinati a diventare nuovi trend: il buono, il brutto e il cattivo.
ENKK, IL BUONO
La spalla più famosa di Twitch Italia è in costante ascesa dall’inizio della pandemia. Dato alla luce dal ben più celebre Homyatol è ormai pronto ad abbandonare il nido. Sia da co-host del giullare durante la settimana che da streamer stand alone durante il weekend non cambia la ricetta: contenuti di qualità. Vanta idee fresche, tempi comici e lucidità che fanno invidia a tutta la community. Si spaccia da spalla nonostante abbia il potenziale da One Man Show. Ha una buona mano, manca solo il format vincente e maggiore consapevolezza: deve solo giocare le carte giuste.
BOBOTV, IL BRUTTO
BoboTv, “il brutto” per doveri di narrazione, è diventato il punto di riferimento calcistico della piattaforma. Sicuramente fazioso e con analisi tecniche abbastanza opinabili, ottiene successo proprio grazie alle criticità del format. Lontano dagli schemi televisivi, nella volatilità dell’internet, lo show di Bobo si è trasformato in un salotto online dove i quattro ex interisti (Vieri, Adani, Cassano e Ventola) possono lasciarsi andare nei pareri più disparati senza alcuna paura di censura. Si ha la percezione di trovarsi in un bar a parlare con degli amici che si divertono ad infiammare i dibattiti e discorrere delle più improbabili questioni sportive. Il format è vincente, offre qualcosa di fresco e sposta il pubblico dalle altre piattaforme, inclusa la cara vecchia televisione. Questa è la via giusta?
IVAN GRIECO, IL CATTIVO
Furbo, tagliente e senza peli sulla lingua, Ivan Grieco ha anticipato tutti trovando nell’attualità politica il suo main topic. Ha capito le potenzialità dei canali Twitch e sta formando una community che sarà già consolidata quando arriveranno i pesci più grossi. Nei confronti verbali degli ultimi mesi con ministri e parlamentari vari ha fatto leva su uno dei capisaldi del world wide web: la totale libertà di parola. Anche in questo caso le opinioni sono discutibili, ma è manifesto di una nuova corrente che grazie a Twitch si appropria di quei tratti istituzionali che le mancavano e non ha paura di confrontarsi ad armi pari con la vecchia guardia. Riuscirà a diventare un punto di riferimento?
Un saloon con free drink per i brand
Questi sono solo alcuni dei canali italiani che, nelle loro rispettive nicchie, stanno iniziando a trovare la strada giusta in termini di qualità tecniche e di contenuti. Twitch è senza alcun dubbio la piattaforma definitiva delle tv online con oltre 15 milioni di utenti attivi ogni giorno, come già approfondito nella nostra guida. Ogni streamer dispone di un’affezionata fanbase, altamente profilata e con altissimi tassi di engagement. La vera sfida per i brand, oggi, è quella di inserirsi all’interno della piattaforma, adeguandosi all’identità di un pubblico diffidente, giovane e ormai stanco della pubblicità mainstream.
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