Talkwalker ha analizzato i social media trend per una strategia di marketing di successo nel 2020. Tre le categorie identificate… ma a noi di Vidoser sembra tutto molto familiare.
Talkwalker e Hubspot hanno definito i social media trend del 2020, radunando esperti del settore, professionisti e guru dei social media nell’identificazione degli elementi di una strategia di marketing vincente.
Un’unica linea che unisce Tik Tok e i contenuti video, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale, la generazione Z e i contenuti generati dagli utenti.
Questo scenario sembra proprio dirigersi verso di noi. Eh già, a quanto pare Vidoser raggruppa tutti i trend: la piattaforma di influencer marketing con cui intere community di Generazione Z raccontano i brand attraverso la creazione e pubblicazione di video brevi sui loro profili Instagram, Tik Tok e Twitch.
Categoria n. 1: Tik Tok, social media alla riscossa
Nuove piattaforme manipolano il panorama dei media e i marketers devono adattarsi ai cambiamenti della popolarità. I nuovi canali social come Tik Tok offrono un ritorno maggiore e un’audience più idonea? È quello che i marketers dovranno capire il prossimo anno.
Secondo l’analisi condotta da Talkwalker e Hubspot, per i trend del 2019, lo 0,01% delle menzioni riguardava l’importanza crescente delle nuove piattaforme di social media. Per il 2020 invece, quella cifra è già allo 0,27%. Un cambio di rotta fondamentale poi, è che la gente non cerca più le grandi community per fare marketing sui social, ma quelle rilevanti. Meno rumore, ma un engagement più genuino e in target con il brand.
In merito a Tik Tok quindi, mondo ancora sconosciuto o quasi, alcuni grossi brand come Nike, Sony e Pepsi stanno costruendo le loro community, allineandosi con nuovi influencer ed utenti “comuni” per creare contenuti rilevanti e un seguito dedicato del brand.
Coinvolgere gli utenti nelle campagne sui canali social è un rischio, ma che nel lungo periodo ripaga e anche molto bene. Questo per i marketer significa diventare macchine da contenuti su misura, perchè dove non agisce la vendita diretta esistono meccanismi importanti di branding, engagement e lead generation fondati sulla personalizzazione.
“In breve, le persone vogliono passare del tempo con individui simili a loro, con un interesse in comune, piuttosto che con un pubblico generico dove le conversazioni si sono abbassate a un’inciviltà rancorosa.”
Chris Penn, Co-Founder and Chief Innovator di Trust Insights.
Categoria n. 2: AR e AI insieme per un maggior coinvolgimento
Proprio al fine di un maggior coinvolgimento, cresce l’interesse da parte dei marketers verso la realtà aumentata e la realtà virtuale, in grado di amplificare l’esperienza degli utenti anche attraverso un sistema di gamification.
In rapporto al 2019, nel 2020 la VR e l’AR hanno ottenuto una percentuale di menzioni rispettivamente 8,6 e 7,03 volte superiore nelle conversazioni sui trend e questo dovuto principalmente all’ascesa del 5G.
Brand come Coca-Cola stanno integrando la realtà aumentata in ogni aspetto della loro trasformazione digitale, mirata soprattutto alla generazione che “non percepisce il confine” tra il mondo online e quello offline e tra la realtà effettiva e quella aumentata.” Se l’AR aiuta a migliorare l’esperienza degli utenti in negozio, la VR è essenziale per migliorarla online.
Contemporaneamente, l’AI prende sempre più piede. La tecnologia aiuta a massimizzare i risultati e a velocizzare gli sforzi di marketing, per gestire i dati i maniera efficace e per migliorare l’esperienza dei clienti. Banalmente, in un mondo orientato al video e alle immagini, dominato da Instagram e Tik Tok, l’analytics delle immagini applicata al social listening rivelerà non solo il modo in cui i clienti parlano del brand, ma anche come lo sfruttano.
Grazie all’apprendimento profondo e all’enorme quantità di dati disponibili da cui imparare, i processi decisionali basati sui dati diventeranno ancora più importanti per il successo del Social Media Marketing, e la targetizzazione ancora più potente, fino al livello più profondo della micro-segmentazione dei consumatori.”
Tiankai Feng, Global Voice of Consumer Analytics, adidas AG
Categoria n. 3: la nuova Generazione del marketing e i contenuti video
L’84% dei millennials sostiene di non fidarsi della pubblicità tradizionale. E considerando che si tratta di una generazione con un significativo potere di spesa, per rivitalizzare le strategie di marketing occorreranno nuove tecnologie innovative.
I millennials e la Generazione Z sono pratiche di tecnologia e richiedono innovazioni, creatività, personalizzazione, brand purpose e trasparenza. Se dunque nel 2020 vogliamo stimolare il coinvolgimento e trovare nuovi modi per raggiungere i clienti, dobbiamo tenere presente che cosa vogliono queste generazioni, ed esaudire i loro desideri.
I bisogni dei consumatori cambiano e di conseguenza cambia il modo di fare advertising. C’è sempre più competizione nel newsfeed delle piattaforme, e il modo per catturare l’attenzione dei consumatori è trovare nuovi posizionamenti sui social e migliorarne l’esperienza.
Le piattaforme in trend per questa generazione prediligono i formati video di pochi secondi in verticale. Nello spazio social media continuano a dominare i contenuti video e in streaming dal vivo, e sempre più brand scelgono il video per personalizzare i servizi a misura delle proprie audience e comunità.
Il futuro è nelle mani di chi saprà creare contenuti orientati alle varie
Dan Willis, Consultant Speaker, Millennial Motivator
comunità in grado di apportare valore pratico e di stimolare le
conversazioni. Il video avrà un ruolo fondamentale in questa transizione, e tuttavia anche negli altri media bisognerà prendere atto dell’importanza di creare contenuti capaci di generare coinvolgimento!
Quindi… perchè Vidoser?
Fate un piccolo quadro di tutti i trend sopra citati. Fatto? Bene. Adesso immaginate di raggrupparli in un’unica piattaforma che vi permetta di sfruttarli tutti contemporaneamente: il risultato è Vidoser.
Con Vidoser intere community di Millennials e Generazione Z danno sfogo alla loro creatività nella creazione di contenuti video brevi e li condividono sui loro profili Instagram, Tik Tok e Twitch, raccontando i brand e stimolando l’engagement del loro seguito attorno ad essi.
Creators mantenuti costantemente attivi da un sistema di gamification interno alla app stessa, con cui si divertono e utilizzano grafiche e meccanismi di realtà aumentata che rendono ogni campagna diversa dall’altra.
I trend del 2020 sembrano quindi un gioco da ragazzi per chi ha già pensato a tutto.
Uno scherzo? No, Vidoser.
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